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Calibrare, regolare, verificare o tarare?

Ma cosa significa la parola “calibrazione”?

Durante una calibrazione viene determinata e documentata in modo tracciabile la deviazione di un dispositivo di misura, il cosiddetto campione di prova, rispetto a un dispositivo di riferimento, il cosiddetto standard.

Il risultato di questo confronto fornisce informazioni sulla deviazione della grandezza misurata in diversi punti di misura e può essere riprodotto in forma assoluta o relativa. La regolare calibrazione degli strumenti di misura garantisce l'esattezza e la ripetibilità dei dati misurati. La misurazione comparativa viene eseguita con un dispositivo di riferimento.

La riconducibilità indica la catena ininterrotta di misurazioni comparative del risultato della misurazione di uno strumento di misura con uno standard nazionale di livello rispettivamente superiore.

Riconducibilità metrologica

La gerarchia che ne risulta si basa su un accreditamento, ossia i punti di calibrazione sono stati controllati in funzione della loro competenza tecnica e quindi formalmente riconosciuti. L’ente tedesco Physikalisch-Technische Bundesanstalt (PTB) è l’ente nazionale superiore in materia di metrologia e appronta, per tutte le grandezze di misura fisiche e previste dalla legge, standard di riferimento della massima precisione, come ad esempio il metro originale, per la calibrazione.

Cosa si intende per “regolazione”?

Contrariamente alla calibrazione, nella regolazione viene impostato uno strumento di misura, con l’obiettivo di ridurre quanto più possibile le variazioni di misura, in modo che queste ultime non superino più per eccesso i limiti di errore. Pertanto, la regolazione richiede un intervento che nella maggior parte dei casi modifica lo strumento di misura in modo permanente.

E cosa significa “verifica”?

Per verifica si intende la produzione di una prova oggettiva per cui uno strumento di misura soddisfa le esigenze specifiche.

Contrariamente alla calibrazione, in questo caso non vengono forniti dati relativi all’incertezza di misura, ma viene semplicemente affermata l’esistenza/inesistenza. La verifica può estendersi a grandezze secondarie come il trasduttore, il convertitore di misura o i moduli I/O tramite segnali di prova.

Cosa esprime il termine “taratura”

Per taratura si intende il controllo prescritto dalla legge degli strumenti di misura, ad esempio delle bilance nel commercio alimentare al dettaglio, che sono nell’interesse pubblico e servono per stabilire i prezzi. La taratura viene eseguita dalle competenti autorità pesi e misure ed è sottoposta a criteri rigorosi.

Tecnologia di misura e verifica a confronto

  Calibrazione Regolazione Verifica Taratura legale
Certificato con precisione
Sì, documenta la deviazione rispetto ai dati tecnici

Sì, da ente di verifica autorizzato dallo Stato
Incertezza di misura documentata
Sì, con indicazione della riferibilità

No, nessuna documentazione

No, solo indicazione qualitativa della funzionalità

Sì, entro le tolleranze previste dalla legge
Riferibilità agli standard
Sì, a standard nazionali o internazionali

Possibile tramite successiva calibrazione

Possibile se il dispositivo di riferimento è riferibile

Sì, garantita dallo Stato
Dispositivi di misura tipici Sensori, bilance, strumenti di misura per pressione/temperatura Sensori, strumenti da laboratorio, macchine di produzione Strumenti di prova, sensori Bilance, pompe di benzina, strumenti di misura per fatturazione (gas/acqua/elettricità)
Applicazioni tipiche Controllo qualità in industria e laboratorio
(farmaceutico, alimentare, automotive)
Ottimizzazione della precisione di misura in produzione e sviluppo Ispezione rapida in produzione o controllo merci in entrata Tecnica di misura per commercio e fatturazione (ad es. bilance, pompe di benzina)
Norme obbligatorie ISO 9001, IFS, GMP, HACCP, ISO/TS 16949, ISO 50001, ecc. Non richiesto direttamente, ma spesso necessario per rispettare le specifiche Dipende dalla norma applicabile
(es. ISO 10012)
Regolamentato per strumenti soggetti a taratura legale
Conformità agli audit
Sì, il certificato di calibrazione funge da prova

No, solo attraverso una successiva calibrazione

Parzialmente, in base ai requisiti normativi

Sì, il sigillo di taratura o la certificazione ufficiale sono prove riconosciute
Fornitore del servizio Laboratori di calibrazione accreditati e non accreditati Produttori, fornitori di servizi di manutenzione, tecnici di assistenza Controllo qualità interno o enti di verifica esterni Uffici metrici o enti di verifica autorizzati dallo Stato
Vantaggi Valutazione oggettiva della deviazione di misura, riferibilità, base per garanzia di qualità Ottimizzazione della precisione di misura Verifica rapida con minimo sforzo Riconosciuto legalmente, necessario per misurazioni rilevanti ai fini della fatturazione
Particolarità Mostra solo la deviazione, senza intervento sul dispositivo Dopo ogni regolazione è necessaria una nuova calibrazione Solo controllo, nessun intervento sul dispositivo Obbligatorio per determinati ambiti applicativi
Costi (valore indicativo) -  
(Dipende dalla precisione richiesta e dallo standard di calibrazione)

(Dipende dal tipo e della complessità della regolazione)
-
(Bassi o medi, in base all’impegno della verifica)

(Tariffe di verifica stabilite per legge)