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SAP S/4HANA: On-premises vs. Cloud

06.08.21

Parte 1 • Di Lena Schneider e Stefan Theis

Anche se la maggior parte dei clienti GIB continua a operare nel tradizionale ambiente on-premises, emerge sempre di più il tema del cloud. Ma quali sono le differenze tra i sistemi cloud e quelli on-premises? Quanti modelli cloud SAP S/4HANA esistono? Ed è possibile utilizzare le soluzioni GIB in ogni versione? Tutto questo viene approfondito nella serie di blog in tre parti "Una luce nell’oscurità del cloud". La prima parte si concentra sull'evidenziare le differenze tra l'IT tradizionale on-premises e il cloud.

Cloud sì, cloud no: questa è una delle domande chiave che viene posta sempre più spesso in relazione al sistemaSAP S/4HANA. Durante le ricerche online, ci si imbatte spesso in tabelle come quella che segue, che forniscono importanti indicazioni iniziali sulle differenze tra un sistemaon-premisese il cloud.

Übersichtstabelle: Benötigte Komponenten für SAP S/4HANA-System, On Premises vs. Cloud

La tabella mostra tutti i componenti necessari per il funzionamento di un sistema SAP S/4HANA. Ogni colonna inizia con il data center in cui è installata l'infrastruttura. Si passa poi all'hardware, cioè ai server che forniscono le capacità di calcolo e di archiviazione. Il percorso conduce all'area software, partendo dai server virtualizzati, dal sistema operativo e dal software del database fino all'applicazione (S/4HANA). Tutto ciò che può essere richiamato in tale contesto può essere definito applicazione. Si tratta di report SAP, transazioni o applicazioni FIORI, ma anche di sviluppi Z personalizzati. Ogni colonna termina con la sezione Dati. Questo include l'intero contenuto del database, come master data e dati della macchina, i giustificativi e le liste pezzi.

La colonna di sinistra mostra il classico IT on-premises, in cui tutti i componenti sono gestiti localmente nel data center. In ambiente S/4HANA qui si parla anche di licenze di acquisto. Più ci si sposta a destra, più si va in direzione cloud. Sempre più elementi vengono consegnati e forniti dafornitori di cloud computing. Dal punto di vista dell'utente, la faseSoftware as a Service (SaaS)è in definitiva la fase di espansione finale del cloud, in cui l'utente possiede solo i propri dati. Qui si parla di licenze di noleggio.

Dove inizia e dove finisce il cloud?

Il cloud non è un'invenzione apparsa all'improvviso, ma un progresso tecnologico. A meno che non si voglia approfondire la tecnologia, è quindi difficile classificare se si tratta ancora di un'infrastruttura classica o di un'infrastruttura cloud. Il noleggio appena citato può essere un primo indizio.

Nell'ambiente cloud, si usa spesso il termine "as a Service" in questo contesto, intendendo che un servizio viene semplicemente utilizzato. La parola che precede indica fino a quale livello della tabella avvenga ciò.

  • Infrastructure as a Service: utilizzo di un ambiente infrastrutturale
  • Platform as a Service: utilizzo dell'ambiente di funzionamento per sviluppi interni
  • Software as a Service: utilizzo di tutti i componenti al di sotto dei propri dati

Tuttavia, il solo noleggio non è determinante per ilcloud computing. Un'altra parola d'ordine significativa èscaling, ovvero l'espansione della potenza di calcolo disponibile. Il termine scaling è già noto nel classico ambiente R3 quando si intende bilanciare il carico delle richieste degli utenti verso il database impostando diversi application server. Tuttavia, scalare in ambiente cloud non significa configurare 5-20 application server, ma una rete di computer diversi composta da 1000 o più server. Non per niente i fornitori di cloud computing sono anche chiamatihyperscaler.

Il vantaggio è una capacità illimitata on demand, a seconda della necessità del momento. D'altra parte, nel contesto del cloud, bisogna liberarsi del pensiero del possesso. Non è più possibile dire: "Questo server è mio". I componenti utilizzati vengono invece condivisi con altri clienti.

Ma questi non sono affatto tutti i vantaggi e gli svantaggi del passaggio al cloud. Per saperne di più, consulta la seconda parte della serie di blog.